lunedì 2 marzo 2015

L’invenzione del cinema Il periodo che precede la prima guerra mondiale è caratterizzato da un gran numero di scoperte ed invenzioni, tra cui il cinema dei fratelli Lumiere e di George Meliers. Quale genere cinematografico ti piace di più? Quale deve essere secondo te lo scopo del cinema?

Uno degli ultimi  film che ho visto mette in risalto proprio il periodo precedente alla prima guerra mondiale,  la Bella Epoque, caratterizzato da diverse scoperte che, secondo il popolo, aprivano le porte di un nuovo mondo. Tra queste vi è quella del cinema, da parte dei fratelli Lumiere e da Melies. In quell’epoca i film erano brevi e muti; infatti la prima proiezione ritraeva soltanto un treno che arrivava in stazione e,alla visione di ciò, il pubblico scappò impaurito. Andando avanti nel tempo la cinematografia si è sviluppata: dai negativi alle videocamere, dal bianco e nero ai colori HD. “Hugo Cabret” è un film che tratta di un orfano,appunto Hugo, che vive da solo nella stazione principale di Parigi. Egli, dopo la morte dello zio, ha il compito di tenere in funzione gli orologi presenti nella stazione . Il padre di Hugo,morto in un incendio, stava lavorando alla creazione di un robot, a cui manca una chiave a forma di cuore. Il protagonista incontra Isabelle, la proprietaria della chiave del robot, e,insieme, riscoprono un vecchio regista, Melier. Nella parte conclusiva del film si scopre che il patrigno di Isabelle è Melier che, durante la 1° guerra mondiale per disperazione e perché non si sente più voluto, decide di bruciare tutti i suoi film. Cosa lega Hugo a Melier? Il robot. Melier non ebbe il coraggio di bruciare anche la sua creazione, così lo lascia in un laboratorio e poi viene preso dal padre di Hugo. Il genere di film che preferisco è horror, anche se molte visioni al cinema sono vietate ai minori di 14 anni e quindi mi impediscono di vederli. Il mio film horror preferito è sicuramente “The Ring” di Verbinski, dal quale è tratta la  frase “Tra 7 giorni morirai”. Adoro questo film poiché mi ha fatto tremare dalla paura, mi ha coinvolto ed ha creato suspense. Credo che un film deve sempre coinvolgere il pubblico ed avere una metafora. Un altro genere che mi piace è la commedia poiché,essendo molto sensibile, mi commuovo facilmente. Un  film che mi ha colpito è stato Finn, visto a Giffoni film festival, mi ha preso particolarmente poiché mette in risalto la passione di un bambino e della madre defunta : la musica. Un altro film molto interessante è stato Hachiko, con Richard Gere, che narra dell’amore profondo che lega il cane al suo padrone.  Esistono,però, anche i lati negativi del cinema: a differenza dei libri limitano la fantasia e quindi non si può fantasticare sulle scene e sui personaggi. Infatti, mi è capitato che,dopo aver letto un libro, sono andata a vedere il film e ne sono rimasta delusa come ad esempio “Bianca come il latte, rossa come il sangue” dove i personaggi non assomigliavano affatto a quelli che mi ero immaginata. Resterei  ore ed ore a descrivere i film che ho visto, soprattutto dopo due anni di partecipazione alla giuria del GFF ma, vi annoierei. Dunque,  penso che il cinema sia stata una grande invenzione poiché dà la possibilità di “immergerti” in qualsiasi storia, sia con la bravura degli attori che con le immagini proiettate.  Devo essere sincera: preferisco i libri! J 

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