giovedì 5 marzo 2015


                                                                          Tema

Umberto Saba, nella poesia “Goal”, accenna alla allegra reazione della folla in delirio per la vittoria. Purtroppo i recenti fatti di cronaca ci raccontano storie di tifosi molto diverse. Parlane ed esprimi le tue opinioni.

Spesso, durante le partite, i tifosi condividono la loro allegria per la vittoria con tutti i loro compagni che tifano per la loro stessa squadra. La folla va in delirio per la vincita come accenna Umberto Saba nella sua poesia “Goal” che racconta l’armonia e la felicità dell’attaccante, che segna il goal e della sua squadra che è pronta a festeggiare con lui. Dalla parte opposta del campo, c’è il portiere della squadra avversaria che ha appena subito il goal e che viene appoggiato dai suoi compagni di squadra che cercano di rassicurarlo. Proprio per questa felicità e per questa armonia tra la folla, qualche volta, si scatenano dei litigi e delle risse tra i tifosi. È accaduto, recentemente, a Roma, precisamente a Piazza di Spagna; nella fontana della Barcaccia appena restaurata sono state ritrovate scritte, un tappeto di bottiglie rotte, una bomba carta e turisti in fuga. Arrivata la polizia sono stati arrestati un gruppo di tifosi che hanno risposto ferendo un agente. I tifosi sono stati condannati a sei mesi di carcere e sono stati costretti a pagare  45.000 euro di multa a testa, oltre al divieto di dimora nella città di Roma. Ognuno di noi ha assistito a litigi e risse tra tifosi, chi non ha mai partecipato a una disputa allo stadio. A me capitò quando ero piccola, accompagnai mio padre a vedere una partita della Salernitana allo stadio e alla fine di quest’ultima, i tifosi della squadra avversaria, incominciarono ad arrabbiarsi per la perdita e incominciarono a prendersela con dei poveri ragazzi prendendoli in giro e spingendoli. Alcune persone, che avevano assistito a quest’atto di violenza, decisero di chiamare la polizia che arrivò immediatamente stroncando quella rissa. I “colpevoli” incominciarono a utilizzare le mani anche con i poliziotti che furono costretti a minacciarli con la pistola. Questo è solo uno dei tanti esempi recenti di fatti di cronaca che raccontano storie di tifosi molto diverse. Un altro fatto di cronaca che è successo qualche anno fa è stato quando, in una semifinale di Capital One Cup, all’ottantesimo minuto  i padroni di casa guadagnarono un rigore. Il raccattapalle stava restituendo la palla all’attaccante che doveva tirare  , e proprio in quel momento, un ragazzo della squadra avversaria, preso dalla tensione, attaccò il raccattapalle che tratteneva la palla e gli rifilò un calcio nello stomaco beccandosi la giusta espulsione. Purtroppo anche il calcio può diventare pericoloso quando si pensa che anche nello sport qualcuno deve sopraffare sugli altri. A mio avviso il calcio deve essere solo un hobby o una passione invece, soprattutto in questo periodo, si sta trasformando in uno di quei tanti motivi o in una delle tante scuse per poter mettersi le mani addosso,  per picchiarsi, per prendersi in giro, o per litigare … In realtà il calcio dovrebbe essere un passatempo non si dovrebbe trasformare in un’ occasione per distruggere una delle piazze più belle di Italia o per rovinare una città o addirittura per far male dei ragazzini indifesi solo perché la loro squadra ha vinto. Ora anche il calcio si sta trasformando in una forma di bullismo e non si tratta più di litigare perché si tifa per due squadre diverse, gli stadi dovrebbero munirsi di poliziotti sia all’ uscita che durante la partita per prevenire i tifosi impazziti. Spero solo che l’amore per il calcio di diverse persone non gli faccia fare pazzie ma che li trattenga da litigi, risse e disputi e che capiscano che nel calcio ognuno può decidere che cosa tifare senza che qualcuno si imponga su gli altri.

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