Tema
Umberto Saba, nella poesia “Goal”, accenna alla
allegra reazione della folla in delirio per la vittoria. Purtroppo i recenti
fatti di cronaca ci raccontano storie di tifosi molto diverse. Parlane ed
esprimi le tue opinioni.
Spesso, durante le partite, i tifosi condividono la loro
allegria per la vittoria con tutti i loro compagni che tifano per la loro
stessa squadra. La folla va in delirio per la vincita come accenna Umberto Saba
nella sua poesia “Goal” che racconta l’armonia e la felicità dell’attaccante,
che segna il goal e della sua squadra che è pronta a festeggiare con lui. Dalla
parte opposta del campo, c’è il portiere della squadra avversaria che ha appena
subito il goal e che viene appoggiato dai suoi compagni di squadra che cercano
di rassicurarlo. Proprio per questa felicità e per questa armonia tra la folla,
qualche volta, si scatenano dei litigi e delle risse tra i tifosi. È accaduto,
recentemente, a Roma, precisamente a Piazza di Spagna; nella fontana della
Barcaccia appena restaurata sono state ritrovate scritte, un tappeto di
bottiglie rotte, una bomba carta e turisti in fuga. Arrivata la polizia sono
stati arrestati un gruppo di tifosi che hanno risposto ferendo un agente. I
tifosi sono stati condannati a sei mesi di carcere e sono stati costretti a
pagare 45.000 euro di multa a testa,
oltre al divieto di dimora nella città di Roma. Ognuno di noi ha assistito a
litigi e risse tra tifosi, chi non ha mai partecipato a una disputa allo
stadio. A me capitò quando ero piccola, accompagnai mio padre a vedere una
partita della Salernitana allo stadio e alla fine di quest’ultima, i tifosi
della squadra avversaria, incominciarono ad arrabbiarsi per la perdita e
incominciarono a prendersela con dei poveri ragazzi prendendoli in giro e
spingendoli. Alcune persone, che avevano assistito a quest’atto di violenza,
decisero di chiamare la polizia che arrivò immediatamente stroncando quella
rissa. I “colpevoli” incominciarono a utilizzare le mani anche con i poliziotti
che furono costretti a minacciarli con la pistola. Questo è solo uno dei tanti
esempi recenti di fatti di cronaca che raccontano storie di tifosi molto
diverse. Un altro fatto di cronaca che è successo qualche anno fa è stato
quando, in una semifinale di Capital One Cup, all’ottantesimo minuto i padroni di casa guadagnarono un rigore. Il
raccattapalle stava restituendo la palla all’attaccante che doveva tirare , e proprio in quel momento, un ragazzo della
squadra avversaria, preso dalla tensione, attaccò il raccattapalle che tratteneva
la palla e gli rifilò un calcio nello stomaco beccandosi la giusta espulsione.
Purtroppo anche il calcio può diventare pericoloso quando si pensa che anche
nello sport qualcuno deve sopraffare sugli altri. A mio avviso il calcio deve
essere solo un hobby o una passione invece, soprattutto in questo periodo, si
sta trasformando in uno di quei tanti motivi o in una delle tante scuse per
poter mettersi le mani addosso, per
picchiarsi, per prendersi in giro, o per litigare … In realtà il calcio
dovrebbe essere un passatempo non si dovrebbe trasformare in un’ occasione per
distruggere una delle piazze più belle di Italia o per rovinare una città o
addirittura per far male dei ragazzini indifesi solo perché la loro squadra ha
vinto. Ora anche il calcio si sta trasformando in una forma di bullismo e non
si tratta più di litigare perché si tifa per due squadre diverse, gli stadi
dovrebbero munirsi di poliziotti sia all’ uscita che durante la partita per
prevenire i tifosi impazziti. Spero solo che l’amore per il calcio di diverse
persone non gli faccia fare pazzie ma che li trattenga da litigi, risse e
disputi e che capiscano che nel calcio ognuno può decidere che cosa tifare
senza che qualcuno si imponga su gli altri.
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