Tema
Primo Levi ci ammonisce a non dimenticare ciò che è
avvenuto nei campi di concentramento durante la seconda guerra Mondiale. Lo ritieni giusto? Secondo le tue conoscenze
credi che quell’ ammonimento sia stato efficace?
Primo Levi nella sua poesia “se questo è un uomo” ci ammonisce a non dimenticare ciò che è
avvenuto nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Sono
rimasta particolarmente colpita dagli ultimi
versi dove l’autore manda una maledizione a tutti coloro che oseranno ripetere
questi maltrattamenti e queste discriminazioni. Primo Levi è stato uno dei
pochi ebrei sopravvissuto ai campi di concentramento. In tutti i suoi racconti
c’è tanta sofferenza e tanto dolore per questi atti di crudeltà e di
prepotenza. Lui racconta nei minimi particolari alcuni momenti tristi della
deportazione. È stato sicuramente un capitolo della storia terribile che tutti
noi vorremmo dimenticare… Quei poveri ebrei sono stati maltrattati e uccisi
solamente perché non corrispondevano alla razza ariana. Sono stati rinchiusi,
sterminati, picchiati…hanno dovuto soffrire per la separazione dalla propria
moglie e dal proprio figlio. Gli uomini e le donne nei campi di concentramento
hanno perso la loro dignità. A le donne vennero tagliati i capelli e non vennero
più riconosciute con il proprio nome ma venivano identificate con un numero. Gli uomini, invece, erano
costretti a fare lavori umili, a lavorare nel fango, a lottare per un pezzo di pane e a morire per “un si o
per un no”. Tutto ciò che era accaduto agli ebrei è stato scoperto solamente
alla fine della Seconda Guerre Mondiale quando i sovietici entrarono nel campo
di concentramento tedesco. Purtroppo ancora oggi, nonostante si sia parlato e
si parli di questi crimini, nel mondo ci sono ancora forme di discriminazioni
verso alcune popolazioni. Una di queste, è finita solamente nel 1990, ed è stata
l’apartheid contro i neri, a
quest’ultimi era proibito “camminare sullo stesso terreno dei bianchi” e per
farlo avevano bisogno di un’autorizzazione concessa a pochi. Sia in televisione
sia tramite filmati si è venuti a conoscenza di tutto ciò che riguarda la
storia degli ebrei. Per ricordare ciò è stata istituita la giornata della
Memoria, il 27 gennaio, e in questo giorno in tutte le scuole ci sono manifestazioni
“per non dimenticare”. Noi tutti
vorremmo dimenticare ciò che è accaduto ma l’uomo non può progettare il proprio
futuro senza conoscere la storia del suo passato, senza sapere cosa è successo
prima per evitare di ripetere gli errori fatti.
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